Philip, caro amico,
mi ritrovo con cuore triste in questo ambito e circostanza per dire di Te, nel rimpianto, ciò di cui la nostra amicizia è stata portatrice proficua e della reciproca, profonda stima e affetto.
Lascia che io lo faccia con la confidenza cordiale di sempre che ha piacevolmente contraddistinto il nostro rapporto amicale sincero e fedele: voglio dare testimonianza della Tua vicenda umana di cui mi hai reso parte, del compimento del Tuo destino ultimo e della Tua dipartita verso la Luce e la Pace eterne in obbedienza alla chiamata suprema, di cui hai merito quale uomo di Fede
profonda e indefettibile.
Figlio della terra di Britannia, spinto dallo spirito di servizio innato in Te essendone matrice la Tua nascita, hai intrapreso verde di età le vie del mondo percorrendole per mare e per terra per giungere a mete ove i Tuoi talenti trovavano compimento, sempre avendo parallela in spirito ai Tuoi percorsi la via del Cielo.
Il Tuo pellegrinare, certamente secondo un progetto non casuale, Ti ha portato nelle terre della Serenissima, ultime quelle bagnate dal Muson Vecchio ove hai piantato la Tue radici: qui hai portato a compimento molti scopi della vita, a partire dal Tuo impegnativo lavoro legato
all’insegnamento della Tua madre lingua e divulgato secondo una vasta presenza territoriale, hai ambientato la Tua amata famiglia informandola della cultura locale, come d’altronde è stato per Te, tutta permeata della civiltà della patria madre Venezia, hai stabilito rapporti e relazioni sociali in ogni ambito grazie ad un forte senso comunicativo e affabile.
Associato al Rotary Club hai profuso con generosità amicizia, solidarietà, disponibilità verso i Consoci che Ti hanno poi voluto a loro Presidente: durante il Tuo mandato hai fatto vivere al Club un anno di particolare intensità e di adempimento appassionato alla filosofia rotariana, con iniziative e proposte di ampio interesse e coinvolgenti.
E’ tramite il Rotary che ci siamo conosciuti, stabilendo da subito un rapporto di speciale interesse, reciproco e di affettività; ed ecco che avvenne: “Miserando atque eligendi”- mi rifaccio al detto del Tuo conterraneo e santo monaco Beta il Venerabile: “mi guardasti con misericordia e mi scegliesti” dicendomi di esserTi sentito ispirato; mi hai voluto Tuo confratello Emeronitta, come appartenente alla Confraternità degli Emeronitti vivente da oltre 450 anni con proprio luogo di incontro presso il Convento dei Frati minori conventuali del Redentore di Venezia, fedeli ad una propria Mariegola che ne prescrive l’adorazione di Gesù crocifisso per 40 ore consecutive durante
il periodo delle dissolutezze carnascialesche. Il misticismo, l’ascetismo nella preghiera sono ogni volta stati lo scopo dei nostri incontri, ove primeggiavi nella preghiera cantata con la Tua voce armoniosa e forte, memore di sant’Agostino dicente che chi prega cantando prega due volte. Per religiosa intesa, l’adorazione l’abbiamo sempre svolta insieme, noi due, sia di giorno che di notte, traendone gioia del cuore e dello spirito, confermandoci nella benevolenza del Signore nostro Dio.
Qui giunto, voglio dare a quanti sono con me qui presenti e per ricordo e memoria di Te, la visione di Te come io l’ho percepita, descritta con pienezza nella sua realtà nei primi sei versetti del salmo 118, quasi che il salmista a te si riferisca:
“ Beato l’uomo di integra condotta, che cammina nella legge del Signore. Beato chi è fedele ai suoi insegnamenti e lo cerca con tutto il cuore. Non commette ingiustizie, cammina per la sue vie”.
Diletto amico, sei tornato alla Casa del Padre che sapevi Ti attendeva come era nel Tuo desiderio , a contemplare a tu per tu la bellezza del Creatore. I confratelli Emeronitti , uniti a me, Ti accompagnano con la loro preghiera ed esprimono alla Tua amata famiglia la loro vicinanza e
affetto.
Adriano
Celebrazione delle esequie
Chiesa di San Michele Arcangelo in Mirano
31.10.2024