Il Rotary Club Venezia – Riviera del Brenta
18 luglio 1983: questa la data della “Charta”, l’attestato rilasciato dal Rotary International con il quale il “Rotary Club Venezia – Riviera del Brenta” diventava ufficialmente membro della grande famiglia rotariana presente in tutto il mondo e da quel giorno anche nella Riviera del Brenta. In realtà i preparativi erano iniziati un anno e mezzo prima quando il Club di Venezia mi aveva dato mandato, in ragione delle mie precedenti esperienze rotariane, di operare con questo scopo nell’area rivierasca (in quel tempo il Rotary International assegnava ai Club un territorio di competenza esclusiva sul quale fondare nuovi Club e affiliare i soci: nel territorio di competenza del Club di Venezia erano ricompresi anche i 10 Comuni rivieraschi che non annoveravano né Club né Soci, da qui la decisione di procedere alla cessione della vasta area, riservandosi Malcontenta, con l’obbligo di anteporre alla denominazione del nuovo Club – “Venezia” – e, nello statuto, il nome del “Club padrino”).
Il reperimento del gruppo fondativo del Club -20 Soci- durò alcuni mesi per la necessità che fosse rappresentativo dell’intero territorio ed esprimesse appieno l’ideologia rotariana, soprattutto nella componente primaria: l’amicizia. La sede, fondamentale nella vita del Club, fu stabilita in luogo equidistante dai confini territoriali e, salvo alcuni brevi periodi di scostamento, si è poi definitivamente consolidata in quella attuale.
Sin dall’inizio le riunioni conviviali si sono svolte con regolarità in un crescente spirito amicale e in un sempre più radicato desiderio di partecipazione avendo come fine primario l’apprendimento del Rotary nella sua triplice essenza: la fellowship quale espressione di sentimenti di socialità profonda tra i Soci, da cui scaturisce lo spirito di appartenenza che sottende una comune matrice culturale e l’orgoglio di una comune storia e tradizione, nonché l’ esperienza umana di un vincolo tra persone diverse che vivono insieme una esperienza sodale e operativa coinvolgenti.
Da allora il Club, attraverso i suoi Presidenti e Consigli direttivi, ha interpretato il Rotary con questo spirito, permeando ogni sua azione di questi sentimenti, avendo come scopo il benessere etico-morale dei Soci e le migliori relazioni interpersonali e di gruppo, con fedeltà alla cultura rotariana.
Negli anni il Club ha svolto innumerevoli attività secondo lo spirito del fare che dei Rotariani è emblema, in primis guardando alla promozione e al consolidamento dell’amicizia, in assoluto essenziale, e poi rivolte al sociale e al territorio, queste ultime anche oltre i confini circoscrizionali e spesso in collaborazione con altri Club, anche stranieri.
Segnalo solo alcuni eventi e momenti della vita del Club particolarmente significativi della assidua azione svolta in vari campi, sia in seno al Club che all’esterno, e del ruolo decisivo riconosciuto ai giovani e alle donne nel perseguire gli obiettivi rotariani:
– attività promozionale e di partecipazione ad incontri, di riunioni, di assemblee, di visite, di interclub, di clubcontatto, di viaggi in Italia e all’estero, di celebrazioni -molto speciale quella del trentennale -, di concorso in denaro e in natura in service umanitari in Italia e all’estero, di partecipazione costante sia personale che in denaro all’azione del Rotary International di eradicazione della polio;
– Club padrino del R.C. Ve-Noale dei Tempesta;
– fondazione del Rotaract e dell’ Innerweel (questo ora cessato);
– coinvolgimento delle donne, promuovendo i valori della diversità di inclusione e arricchimento del nostro Club;
– sostegno dei giovani e dei giovanissimi nella partecipazione al Ryla e al Ryla juior;
– restauro nel territorio di capitelli, edicole, arte statuaria, arte figurativa, interventi di sostegno nei casi di calamità naturali, azioni di supporto all’attività scolastica, donazioni di forniture funzionali e in denaro a Enti, Istituti, Opere pie con finalità umanitarie,
e molto, molto altro ancora.
Negli anni il Club ha annoverato nei suoi ranghi numerosi Soci che non ci sono più, portatori tutti di esperienze e di conoscenza che hanno arricchito il Club e la cui perdita è sempre stata motivo di sentita e duratura afflizione. Nell’inevitabile ciclo di alternanza, il Club ha costantemente affiliato nuove identità, particolarmente tra i giovani, che hanno significativamente concorso a renderlo nei suoi 40 anni di vita una realtà viva, vivibile, credibile, attraente, che sa trasmettere ai propri Soci, e non solo, i valori tutti dell’amicizia solidale, rotariana.
Maggio 2024.
Adriano Bianco